Si conclude l’appuntamento annuale del settore vitivinicolo

La più grande fiera dedicata al vino si è conclusa il 5 aprile, dopo 4 giorni che hanno visto la partecipazione di oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni. Numeri positivi e in crescita rispetto all’anno precedente, che segnalano una crescita dell’attenzione alla qualità, alla moderazione nel bere, alle risorse idriche, alla sostenibilità.

Le Cantine presenti al Vinitaly hanno parlato ai consumatori di cultura e qualità del vino, della sostenibilità delle produzioni, di crisi idrica, di ambiente e valore assoluto del territorio.

Quali i temi cari alla sostenibilità hanno attraversato i padiglioni del Vinitaly 2023?

Di grande rilievo è l’attenzione che i produttori presenti al Vinitaly hanno dedicato alla moderazione del bere promossa da WIN, l’Associazione internazionale Wine In Moderation, con lo scopo di fare conoscere come la cultura millenaria del vino e bere in modo responsabile sia prioritario per i consumatori. Insieme a Sandro Sartor, Presidente di Wine In Moderation, ne annuncia l’adesione Luca Rigotti, Presidente del Gruppo Mezzacorona:

“Siamo entusiasti di collaborare con Wine In Moderation e diventare un’azienda ambasciatrice del programma. Il nostro impegno per la sostenibilità e la responsabilità sociale si estende oltre i nostri vigneti e le pratiche di vinificazione. Ci impegniamo a promuovere un consumo responsabile di vino e a educare i nostri consumatori sull’importanza di moderazione”.

Luca Rigotti, Presidente del Gruppo Mezzacorona.

Sempre il Gruppo Mezzacorona il 30 di marzo ha ottenuto una menzione speciale nell’ambito del Premio Gavi, riconoscimento che premia dal 2015 le buone pratiche di Cantine e Consorzi in Italia, per la particolare attenzione con la quale ha comunicato i propri progetti di Sostenibilità e Responsabilità Sociale in ambito vinicolo.

L’acqua che manca

Di siccità e temperature superiori ai 35° si è parlato al convegno di Condifesa Verona Codive e Asnacodi Italia a VinitalyIl clima che cambia. Nuove sfide per la nostra viticoltura”.  Qui è stato fatto il punto sulle nuove sfide e sulle possibili strategie per affrontare le condizioni estreme che colpiscono i vigneti. È quanto sottolinea il presidente dell’Associazione Città del vino Angelo Radica:

“È drammatico per il futuro dei territori del vino italiano constatare che riusciamo a raccogliere solo l’11 % dell’acqua piovana a causa di una rete infrastrutturale non adeguata, mancanza di piccoli invasi e perdite idriche del 42%”, fa osservare Radica. “Oltre agli investimenti già previsti per 3,9 miliardi di euro (di cui 2,9 mld dal PNRR) per rendere efficienti, sicure e durature nel tempo le infrastrutture idriche; occorre investire in ricerca ed innovazione, valorizzando il ruolo dei vitigni ‘antichi’ resistenti alla siccità, ma anche sperimentarne di nuovi che siano resistenti e che abbiano bisogno di minore risorsa idrica. Sempre con una gestione intelligente dell’acqua”.

Vino Carbon Neutral

Esempio degno di nota è quello di Vitevis Wine che ha presentato cinque vini 100% Carbon Neutral: le emissioni generate dalla produzione delle bottiglie sono state neutralizzate tramite crediti di carbonio certificati. Da notare che i crediti di carbonio derivano dalle pratiche agronomiche sostenibili effettuate dai soci viticoltori di Vitevis, che dal 2018 impegna parte dei suoi soci all’ottenimento della certificazione SQNPI e dal 2022 ottiene la certificazione Equalitas, volta a mettere a valore le pratiche e misurare gli impatti di lavorazione siano esse produttive, economiche, sociali ma anche di comunicazione.

Bilanci di Sostenibilità e marchi SQNPI, VIVA ed EQUALITAS, comunicare ciò si misura

Grande impegno per la sostenibilità anche da parte della Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val d’Oca, che è prossima a pubblicare il suo terzo Bilancio di Sostenibilità, trainata da un’importante innovazione produttiva e tecnologica, dalla riduzione di consumi idrici ed emissioni e dalle certificazioni SQNPI, VIVA ed EQUALITAS. Percorso analogo, ma di livello consorziale sull’intera Provincia Autonoma di Trento è quello del Consorzio di Tutela Vini del Trentino, che per ampiezza di aderenti e anni di adesione, sono quasi 6000 i viticoltori che ottengono l’SQNPI a partire dal 2016: è il più ampio territorio certificato SQNPI in ambito agricolo a livello nazionale. Dal 2022 inoltre redige il Bilancio di Sostenibilità secondo gli standard GRI e quelli di riferimento del settore vitivinicolo con il fine di valorizzare le attività e le iniziative introdotte per la sostenibilità economica, ambientale e sociale relative alla propria azione, a quella delle Cantine socie e dei viticoltori.

Presente al Vinitaly anche il Consorzio Vini Alto Adige, che rappresenta la sua visione di sostenibilità attraverso un importante documento la Strada del nostro futuro, l’Agenda 2030 del Consorzio Vini Alto Adige e dal 2022 ha avviato la certificazione SQNPI fornendo il servizio di assistenza alle Cantine ed ai produttori agricoli che intendono aderirvi.

Per saperne di più sulla sostenibilità del settore vitivinicolo, leggi il nostro articolo