Un unicum nel panorama italiano, per una viticoltura trentina sostenibile
Lunedì 20 giugno è stato presentato al Muse – Museo delle Scienze di Trento il primo Bilancio di Sostenibilità del Consorzio di Tutela Vini del Trentino, un unicum nel panorama italiano dei Consorzi di Tutela Vini.
Il Bilancio di Sostenibilità nasce dalla consapevolezza del Consorzio dell’importanza di generare ricadute positive nel territorio in cui opera e di portare avanti un dialogo aperto e continuo con gli stakeholder. Da questi presupposti è iniziato un percorso di rendicontazione di filiera del Trentino vitivinicolo, con il fine di valorizzare le attività e le iniziative introdotte per la sostenibilità economica, ambientale e sociale relative alla propria azione, a quella delle Cantine socie e dei viticoltori. Con il supporto metodologico di Linfa e Punto3 nell’ambito di Trentino Green Network, il Bilancio fa riferimento all’annata agraria 2019/2020 ed è stato redatto secondo lo standard internazionale GRI (Global Reporting Initiative) opzione Referenced e gli standard di riferimento del settore vitivinicolo (SQNPI, VIVA ed EQUALITAS).
Con la conduzione di Linda Pisani, l’evento inizia con i saluti istituzionali di Pietro Patton, Presidente del Consorzio di Tutela Vini del Trentino, il quale evidenzia inoltre come la sostenibilità vada interpretata come un flusso, un continuum positivo tra economia, società ed ambientale sottolineando i due fattori determinanti per la sostenibilità del settore vitivinicolo: i servizi agronomici a supporto dei viticoltori e il mondo della ricerca. Prosegue Giulia Zanotelli, Assessore provinciale all’agricoltura, foreste, caccia e pesca della Provincia di Trento, che ha messo in evidenza i risultati ottenuti con il Consorzio con il piano di difesa contro la flavescenza d’orata e il progetto SQNPI. Poi Roberto Stanchina, Vicesindaco del Comune di Trento, ha parlato della forza delle sinergie per creare unicità ed il Trentino abbia un’unica grande voce, quella della sostenibilità e della qualità. Da contraltare Mario Del Grosso Destrieri, Direttore generale della Fondazione Edmund Mach, evidenza la funzione sistemica della Fondazione e come il Bilancio di sostenibilità rappresenti un traguardo e una guida valoriale per il settore vitivinicolo. Conclude i saluti istituzionali Herbert Dorfmann, Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale, che affronta una questione molto sensibile in capo all’agricoltura, la lotta al cambiamento climatico e come coniugare le tre dimensioni della sostenibilità per una crescita durevole delle aziende agricole.
A seguire, si entra nel cuore del Bilancio, presentato da Graziano Molon, Direttore del Consorzio Vini del Trentino, e Laura Ricci, Senior Sustainability Manager di Trentino Green Network, che hanno presentato le principali performance e risultati ottenuti dal Consorzio sul fronte della sostenibilità economica, sociale ed ambientale.
L’evento ha poi proseguito attraverso una tavola rotonda, mediata dal giornalista Lorenzo Tosi, che ha visto la partecipazione di diversi esponenti di rilievo del settore vitivinicolo.
È intervenuto Luca Rigotti, Coordinatore nazionale per il settore vino dell’Alleanza delle Cooperative, che sottolinea come il settore vitivinicolo abbia lavorato negli ultimi vent’anni sulla sostenibilità, attraverso anche il lavoro degli agricoltori nel rendere attrattivo il territorio e tutelare l’ambiente, promuovendo l’etica essere i primi a presentare un Bilancio di Sostenibilità: ciò va a favore non solo di ambiente, società ed economia, ma anche di coloro che il Trentino lo visitano. Conclude presentando la necessità di un marchio specifico, unico che attesti la sostenibilità del vino italiano nel mondo.
Prosegue Paolo Malfer, Membro Cda Consorzio Vini del Trentino e Revì Spumanti, che evidenzia come questo Bilancio sia l’esito di una condivisione e dialogo volto a contemperare le esigenze dei vari attori per lavorare insieme nell’integrazione dei tre pilastri della sostenibilità; chiarisce l’intenzione e la necessità di perseguire nel mantenere e migliorare questi grandi risultati.
Poi Giuseppe Ciotti, Dirigente MIPAAF, Direzione generale dello Sviluppo rurale, illustra come lo standard volontario SQNPI si adatti alle realtà che sono preparate, il patrimonio di conoscenze di un territorio sono determinanti: il Trentino rappresenta un riferimento, un modello di sviluppo sostenibile che fa da traino a tutto il sistema nazionale.
A seguire, Stefano Sequino, Responsabile settore vitivinicolo Confcooperative Fedagripesca, che rimarca come l’obiettivo di razionalizzare sotto un unico standard i tre pilastri della sostenibilità sia un ambizioso ed unico nel suo genere, oltre che profondamente coerente con le politiche europee che negli ultimi anni hanno messo al centro il requisito della sostenibilità.
Eugenio Pomarici, Università di Padova, Dipartimento TESAF e CIRVE, ritiene che le azioni messe in campo dal Trentino e dal Consorzio in termini di sostenibilità sociale siano notevoli, tema anche al centro della PAC. Conclude affermando come queste buone pratiche abbiano un valore pedagogico: il percorso di sostenibilità non deve essere visto come una checklist da completare, ma come un’occasione per cambiare il sistema di gestione aziendale e anche in questo caso il Trentino è avanti.
Valentina Sourin, Responsabile settore vitivinicolo Legacoop Agroalimentare, ha esposto i risultati di un’indagine effettuata ad un campione di cooperative volta ad indagare il livello di attenzione ai diversi standard di certificazioni: emerge un alto livello di considerazione e adesione questi standard, con il 78% che già redige un Bilancio di Sostenibilità.
Concludono l’evento Pietro Patton, che sottolinea che il Bilancio di sostenibilità come il punto di partenza per continuare ad alimentare la sostenibilità in tutte le sue sfere, e Graziano Molon, che evidenzia come il lungo lavoro fatto rappresenti un percorso virtuoso a lungo termine.